venerdì 13 agosto 2010

Il Popolo della Libertà e la tutela dei più deboli

"Non lasciare nessuno da solo davanti alla crisi". Questo è stato l'impegno assunto dal Governo Berlusconi fin dai primi effetti della negativa congiuntura economica internazionale. Un impegno che si è concretizzato in una serie di misure volte a sostenere pensionati, disoccupati, famiglie e imprese in difficoltà. Ora che gli organismi internazionali e gli analisti sono concordi nel confermare che la ripresa è in atto, è possibile verificare che l'impegno preso è stato mantenuto. "Certamente non lasceremo nessuno senza lavoro" ha assicurato il premier nel pieno della tempesta finanziaria aggiungendo: "Vorrei ribadire che contrariamente a quanto afferma l'opposizione, noi siamo assolutamente consapevoli che la crisi continua ed è globale. Ma siamo realisti e diciamo che il nostro Paese la sente meno di altri Paesi europei e che ne stiamo uscendo non con estrema rapidità ma in maniera certa".

Un impegno straordinario - Il governo italiano nel 2009 – il momento più drammatico della crisi - ha stanziato oltre 55 miliardi di euro a favore di famiglie, lavoratori e imprese. Risorse pari al 3,72% del prodotto interno lordo, più della media europea. La bontà delle scelte del Governo è testimoniata dal dato sulla disoccupazione che a luglio 2010 si è attestata all'8,7% in Italia, mentre nella zona Euro è al 10% e negli USA al 9,7%.

Tutela dei lavoratori - C'è una misura che più di ogni altra testimonia il principio di solidarietà che ha ispirato il Governo Berlusconi. Per i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro è stato messo a disposizione uno stanziamento straordinario di 34 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali. Per la prima volta, questa forma di tutela ha riguardato anche i precari e i lavoratori autonomi. Inoltre, sono stati concessi al personale del trasporto aereo trattamenti di cassa integrazione straordinaria per massimo 4 anni e per la mobilità di massimo 3 anni.

Per ridurre la disoccupazione e favorire il reinserimento lavorativo sono state messe in campo alcune misure ad hoc: bonus fiscali e incentivi per chi assume personale "over 50" o lavoratori che percepiscono indennità di disoccupazione e per la formazione, oltre a fondi e incentivi per i disoccupati che intraprendono un' attività imprenditoriale.

Il taglio delle tasse - L'Abolizione dell'ICI sulla prima casa ha sgravato milioni di nuclei familiari di una tassa particolarmente gravosa.

Sostegno alle famiglie - Il Governo Berlusconi si è schierato al fianco delle famiglie con interventi concreti e tangibili che hanno aumentato il potere d'acquisto e il reddito disponibile di milioni di italiani. Oltre all'abolizione dei ticket sanitari, sono stati mantenuti gli sgravi per le spese d'iscrizione all'asilo nido, per le ristrutturazioni domestiche e il risparmio energetico. La social card ha sostenuto il reddito delle persone disagiate per acquisti e bollette. Con il bonus gas è stata ridotta la bolletta ai pensionati in difficoltà e alle famiglie numerose. Il bonus elettricità ha dato analoghi benefici alle famiglie a basso reddito e ai malati con apparecchiature elettriche salvavita. Per i nuovi nati o adottati è stato creato il fondo nuovi nati. È stato disposto un blocco all'aumento interessi dei mutui. Inoltre, via libera alla costruzione di 100mila case popolari e alla vendita agevolata di quelle esistenti. Infine, detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici, per lo sport, e l'introduzione dei bonus vacanza.