sabato 19 marzo 2011

Crocefisso nelle aule, l'Europa da ragione all'Italia. Era ora


L'Italia ha vinto la sua battaglia a Strasburgo: la Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo l'ha assolta dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche. La decisione della Corte è stata approvata con 15 voti favorevoli e due contrari. I giudici hanno accettato la tesi in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dell'esposizione del crocefisso nella aule scolastiche.

Finalmente si chiude questa vicenda aperta da una cittadina italiana di origini finlandesi che contestava la presenza del crocefisso nelle aule della scuola di suo figlio con argomentazioni assurde e arrivando addirittura a scomodare la violazione dei diritti umani.


Si tratta di una decisione che interpreta soprattutto la voce dei cittadini in difesa dei propri valori e della propria identità. In particolare va sottolineato l'impegno del governo italiano contro la prima sentenza della corte europea che dava ragione alla tesi della cittadina finlandese, fortunatamente in Italia il governo di centrodestra ha ben interpretato lo sconcerto della popolazione anche solo per l'eventualità di una rimozione dei crocefissi simbolo della nostra cultura e dei nostri valori cristiani, che sono alla base dell'occidente così come lo conosciamo.

Inoltre adesso quelle amministrazioni di centrosinistra, vedi Osio Sopra, che nascondendosi dietro la corte europea paventavano una possibile rimozione del crofisso dovranno rimettere questo loro sogno nel cassetto una volta per tutte.

Evviva l'Italia, libera e liberale senza però dimenticare le proprie origini come culla del cristianesimo che tanto ha dato al nostro Paese e all'Europa intera.

Italia, nata per unire

Sono poche le cose che fan battere il cuore, che fanno luccicare gli occhi, che fanno tremare le mani, io ne ricordo solo una, la donna che si ama. Bè l'Italia è in fondo questo: una donna, nata per amare e per essere amata. Nata per unire.

Per tutti quelli che ancora si emozionano a sentire il nostro Inno, per tutti quelli che davanti e per la bandiera darebbero la vita, per tutti quelli che non hanno mai smesso di credere a una Italia più bella e più giusta, per tutti quelli che dalle Alpi alle Isole considerano propri fratelli anche quelli che non hanno mai conosciuto, non siete soli esistono ancora persone come voi.

Persone che un tempo diedero la vita perchè noi oggi potessimo davvero sentirci una Nazione, persone che oggi devono continuare a sostenerla e a difenderla.

Io amo l'Italia, Noi siamo l'Italia. Noi siamo e con le nostre azioni facciamo l'Italia, non scordatelo mai.
Un Italiano, fiero di esserlo come non mai

giovedì 3 marzo 2011

Unità d'Italia: Osio Sopra si riscopre unita



Nel consiglio comunale di mercoledì 2 Marzo è stata votata all'unanimità la mozione presentata dall'amministrazione di Osio Aperta ed emendata dal gruppo del Popolo della Libertà sull'unità d'Italia. E' un grande segnale di coesione, visti e considerati gli ostacoli iniziali ed in particolare la posizione su questo tema della Lega Nord, che sottolineava l’importanza di inserire nel documento un riferimento alle regioni del Nord. La forza e l'importanza che il capogruppo del Pdl Massimo Monzani e il Consigliere Enzo Lorenzi hanno voluto dare alla ricerca di un documento condiviso hanno infine prevalso sulle divisioni e sulle posizioni iniziali. Se è vero che la politica è unire e non certo dividere, ancora maggiore è stato l'impegno in occasione di un documento all'interno del quale potevano trovare posto tutte le anime presenti in consiglio comunale e che rappresentano la società in tutte le sue forme e identità. Spiace che poi Osio Aperta in un atto di “appropriazione indebita” abbia fatto passare con volantini a spese del comune la mozione come opera esclusivamente sua senza ricordare il contributo delle altre forze politiche alla realizzazione del documento e in particolare l’emendamento del Pdl. Diceva Don Sturzo: "ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza", la speranza che in tutte le realtà come a Osio Sopra si riesca a guardare a ciò che unisce e non a ciò che divide, soprattutto quando si parla dell'Italia di cui tutti siamo parte.