giovedì 6 gennaio 2011

Berlusconi: si sono imborghesiti ma restano pur sempre comunisti


“I comunisti ci sono, esistono eccome e utilizzano i magistrati a loro vicini, perché mi considerano un ostacolo da eliminare, per arrivare al potere.” Lo afferma il presidente del Consiglio Berlusconi intervenendo telefonicamente alla registrazione della puntata di Kalispera, il programma condotto da Alfonso Signorini.

Parla di politica, ma non solo, il Premier sottolineando che i comunisti non sono scomparsi con la caduta del Muro di Berlino, “non sono cambiati e temo che non cambieranno mai'', ma precisa che ''gli italiani non si riconoscono in questa sinistra”.

“I nostri post comunisti – chiarisce Berlusconi - fanno finta di aver abitato su Marte e dicono di non essere mai stati comunisti, ma non hanno fatto i conti con il loro passato e con gli orrori di un'ideologia spaventosa. Ricordiamo sempre che è stata l'ideologia piu' disumana e criminale della storia dell'uomo e che ha prodotto solo miseria e disperazione e piu' di 100 milioni di morti ''.

Nel mirino del premier finisce Massimo D'Alema, mostrato da Signorini sulla copertina di un settimanale in vacanza a Saint Moritz con golf di cashmere: ''non è quello che può cambiare il cuore e il cervello della gente. I comunisti italiani hanno sperato che bastasse modificare il nome del partito per cancellare il passato, il trucco non ha funzionato perché sono rimasti gli stessi di prima con gli stessi pregiudizi e lo stesso modo di fare politica. È vero si sono imborghesiti, indossano capi firmati, scarpe fatte su misura, pasteggiano a caviale e champagne. Una volta andavano alla casa del popolo, adesso frequentano i salotti più chic, ma non hanno perso il vecchio vizio di mistificare la realtà e demonizzare l'avversario e calunniarlo cercando di farlo fuori, come fanno con me''.

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