venerdì 28 gennaio 2011

Shoah, Berlusconi: non abbassare la guardia contro l’antisemitismo


"Undici anni fa, il Parlamento ha istituito in Italia la 'Giornata della Memoria'. Da allora, il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ricordiamo solennemente 'lo sterminio del popolo ebraico (la Shoah), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati'". E' il messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in occasione della Giornata della Memoria.

Aggiunge il premier: "La 'Giornata della memoria' e' un tributo doveroso alle vittime di quel tragico passato ma soprattutto un monito per il presente. Il ricordo e', infatti, il miglior antidoto affinche' quello che e' stato non si ripeta mai piu'. Noi tutti sappiamo che nei confronti del razzismo e in particolare dell'antisemitismo non si puo' abbassare la guardia. Negli anfratti dell'ignoranza cova ancora un odio cieco contro gli ebrei. Lo conferma la recente pubblicazione in un sito americano di una lista di personalita' italiane di religione ebraica additate come 'facce da cancellare'. Fatti cosi' gravi e preoccupanti confermano l'importanza del Giorno della Memoria e ci rafforzano nell'impegno a contrastare con determinazione i sentimenti antiebraici".

"Per questo, con l'Unione delle Comunita' Ebraiche italiane - annuncia Berlusconi -, abbiamo promosso in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria una Tavola rotonda sul pregiudizio antiebraico nell'epoca di internet".

"L'obiettivo e' condurre una riflessione sui rischi di diffusione attraverso la rete di stereotipi razzisti, mistificazioni e falsi storici. Inoltre, abbiamo avviato una campagna rivolta a tutti gli italiani per raccogliere nei nascenti Musei dell'ebraismo e della Shoah ogni documento relativo alle persecuzioni razziali, le pagine piu' buie del nostro passato. Io sono convinto che con l'arma della verita' e della cultura si possano vincere i pregiudizi antiebraici e ogni distorta lettura della Storia".

"Il messaggio che dobbiamo dare, soprattutto ai nostri giovani, e' che l'antisemitismo e' un sentimento disumano e ignorante. Perche' la persecuzione di un individuo e di una comunita' e' sempre ingiustificabile. Perche' le radici giudaicocristiane sono alla base della nostra Civilta' e dunque odiare gli ebrei significa disprezzare se stessi. Perche' il contributo di uomini politici, intellettuali, artisti e scienziati di origine ebraica e' stato determinante per la crescita del nostro Paese".

"A questo proposito - prosegue il premier -, nell'anno in cui celebriamo i 150 anni di unita' nazionale, e' giusto ricordare con particolare riconoscenza proprio l'impegno delle donne e degli uomini di religione ebraica nel Risorgimento e nell'Italia liberale. La nostra Civilta' e il nostro Paese devono molto agli ebrei. Per questo, a nome mio personale e del governo, voglio ribadire un nostro impegno assoluto: noi non lasceremo mai soli gli ebrei a combattere l'antisemitismo. E tutti insieme faremo in modo che dalla Giornata della Memoria possa scaturire una sempre piu' solida difesa contro ogni forma di razzismo. Questo affinche', come ha auspicato Elie Wiesel, il nostro passato non diventi il futuro dei nostri figli", conclude il presidente del Consiglio.

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